SOGNO E SCIENZA
IL SOGNO E’ UN’ATTIVITA’ MENTALE CHE AVVIENE DURANTE IL SONNO, IN PARTICOLARE DURANTE UNA FASE CHIAMATA FASE REM, CARATTERIZZATA DA RAPIDI MOVIMENTI OCULARI.
Le fasi del sonno
È possibile studiare il sonno e le sue caratteristiche attraverso tre misure:
- elettroencefalogramma (EEG), che registra l'attività elettrica dei neuroni della corteccia cerebrale mediante elettrodi posti sul cuoio capelluto
- elettro-oculogramma (EOG), che registra i movimenti oculari tramite elettrodi applicati intorno agli occhi
- elettromiogramma (EMG), che misura le scariche elettriche dei muscoli tramite l'applicazione di elettrodi in corrispondenza dei muscoli oggetto di studio.
La storia dello studio del sonno è abbastanza recente. Nel 1936 si scoprì che l'EEG presentava notevoli variazioni durante il sonno. Infatti, si alternavano delle onde ampie lente a onde rapide e di basso voltaggio, simili a quelle della veglia. Nel 1953 si scoprì che proprio in questi momenti in cui c'erano onde frequenti e a basso voltaggio, gli occhi dei soggetti si muovevano, al di sotto delle palpebre, con movimenti rapidi (rapid eyes movements). Questa fase del sonno prese il nome di sonno REM. Nel 1962 venne fatta un'altra scoperta relativa al sonno REM. In questa fase, infatti, si notava un blocco dell'attività dei muscoli facciali. Durante una notte di sonno l'EEG di un soggetto mostra 5 stadi differenti:
-stadio 0: è la fase della veglia tranquilla. In una situazione di tranquillità e rilassamento, il tracciato EEG di un soggetto con le palpebre abbassate mostrerà onde a bassa ampiezza ed alta frequenza che denotano la veglia che verranno interrotte dalle cosiddette "onde alfa" più ampie e più lente
-stadio 1: il soggetto si sta addormentando, è nella fase di dormiveglia. Le onde sono a bassa ampiezza e alta frequenza. Viene mantenuto il tono muscolare e gli occhi presentano movimenti lenti
-stadio 2: questo stadio è detto anche sonno medio. È caratterizzato da un abbassamento della frequenza e da leggero incremento dell'ampiezza delle onde e dalla presenza dei cosiddetti "complessi K". I complessi K presentano una deflessione (un cambiamento di direzione) verso l'alto seguita da una deflessione verso il basso dell'onda. Essi vengono anche chiamati per la loro forma "fusi del sonno"
-stadio 3: questa fase del sonno si caratterizza per la presenza delle "onde delta", le onde più lente. In questo stadio le onde delta sono presenti in una percentuale che varia dal 20 al 50 per cento. È un sonno molto profondo dal quale è difficile risvegliarsi
-stadio 4: questa è la fase più profonda del sonno. Le onde delta sono presenti in una percentuale che supera il 50 per cento.
Dopo aver passato qualche minuto nello stadio 4 il tracciato dell'EEG mostra un percorso inverso.
I soggetti tornano infatti alla fase 3, alla 2 e alla 1. Questo stadio è però diverso dallo stadio 1 sopradescritto (stadio 1 iniziale). È infatti caratterizzato dai rapidi movimenti oculari (REM) e da perdita del tono muscolare (stadio 1 emergente o sonno REM).
DURANTE LA FASE REM L’ELETTROENCEFALOGRAMMA RILEVA UN’ATTIVITA’ CEREBRALE PARAGONABILE A QUELLA DELLA VEGLIA ( E IN EFFETTI CHI SOGNA PERCEPISCE IMMAGINI E SOGNI CHE SEMBRANO REALI, QUINDI E’ COME SE LI STESSE VIVENDO DAVVERO).
NON SI CONOSCE ANCORA L’AREA DEL CERVELLO IN CUI HANNO ORIGINE I SOGNI E NEMMENO QUALE SIA LA LORO FUNZIONE PER IL CORPO E PER LA MENTE.
UNA COSA E’ CERTA, PERO’: SOGNARE E’ UN BISOGNO MOLTO IMPORTANTE PER L'ESSERE UMANO.
Le fasi del sonno
È possibile studiare il sonno e le sue caratteristiche attraverso tre misure:
- elettroencefalogramma (EEG), che registra l'attività elettrica dei neuroni della corteccia cerebrale mediante elettrodi posti sul cuoio capelluto
- elettro-oculogramma (EOG), che registra i movimenti oculari tramite elettrodi applicati intorno agli occhi
- elettromiogramma (EMG), che misura le scariche elettriche dei muscoli tramite l'applicazione di elettrodi in corrispondenza dei muscoli oggetto di studio.
La storia dello studio del sonno è abbastanza recente. Nel 1936 si scoprì che l'EEG presentava notevoli variazioni durante il sonno. Infatti, si alternavano delle onde ampie lente a onde rapide e di basso voltaggio, simili a quelle della veglia. Nel 1953 si scoprì che proprio in questi momenti in cui c'erano onde frequenti e a basso voltaggio, gli occhi dei soggetti si muovevano, al di sotto delle palpebre, con movimenti rapidi (rapid eyes movements). Questa fase del sonno prese il nome di sonno REM. Nel 1962 venne fatta un'altra scoperta relativa al sonno REM. In questa fase, infatti, si notava un blocco dell'attività dei muscoli facciali. Durante una notte di sonno l'EEG di un soggetto mostra 5 stadi differenti:
-stadio 0: è la fase della veglia tranquilla. In una situazione di tranquillità e rilassamento, il tracciato EEG di un soggetto con le palpebre abbassate mostrerà onde a bassa ampiezza ed alta frequenza che denotano la veglia che verranno interrotte dalle cosiddette "onde alfa" più ampie e più lente
-stadio 1: il soggetto si sta addormentando, è nella fase di dormiveglia. Le onde sono a bassa ampiezza e alta frequenza. Viene mantenuto il tono muscolare e gli occhi presentano movimenti lenti
-stadio 2: questo stadio è detto anche sonno medio. È caratterizzato da un abbassamento della frequenza e da leggero incremento dell'ampiezza delle onde e dalla presenza dei cosiddetti "complessi K". I complessi K presentano una deflessione (un cambiamento di direzione) verso l'alto seguita da una deflessione verso il basso dell'onda. Essi vengono anche chiamati per la loro forma "fusi del sonno"
-stadio 3: questa fase del sonno si caratterizza per la presenza delle "onde delta", le onde più lente. In questo stadio le onde delta sono presenti in una percentuale che varia dal 20 al 50 per cento. È un sonno molto profondo dal quale è difficile risvegliarsi
-stadio 4: questa è la fase più profonda del sonno. Le onde delta sono presenti in una percentuale che supera il 50 per cento.
Dopo aver passato qualche minuto nello stadio 4 il tracciato dell'EEG mostra un percorso inverso.
I soggetti tornano infatti alla fase 3, alla 2 e alla 1. Questo stadio è però diverso dallo stadio 1 sopradescritto (stadio 1 iniziale). È infatti caratterizzato dai rapidi movimenti oculari (REM) e da perdita del tono muscolare (stadio 1 emergente o sonno REM).
DURANTE LA FASE REM L’ELETTROENCEFALOGRAMMA RILEVA UN’ATTIVITA’ CEREBRALE PARAGONABILE A QUELLA DELLA VEGLIA ( E IN EFFETTI CHI SOGNA PERCEPISCE IMMAGINI E SOGNI CHE SEMBRANO REALI, QUINDI E’ COME SE LI STESSE VIVENDO DAVVERO).
NON SI CONOSCE ANCORA L’AREA DEL CERVELLO IN CUI HANNO ORIGINE I SOGNI E NEMMENO QUALE SIA LA LORO FUNZIONE PER IL CORPO E PER LA MENTE.
UNA COSA E’ CERTA, PERO’: SOGNARE E’ UN BISOGNO MOLTO IMPORTANTE PER L'ESSERE UMANO.
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