Il sogno nella Bibbia
Il tema del sogno è quanto mai vasto ed estremamente complesso. Interessa la religione, la filosofia, la psicologia, la psicoanalisi e altre discipline.
È un fenomeno universale, di cui ogni persona umana fa esperienza, ma è anche un fenomeno assolutamente personale, spesso difficile da decifrare anche per la persona che sogna: non esistono, sembra, criteri generali, universalmente validi, per l’interpretazione dei sogni.
Nell’antichità si pensava che il sogno fosse un fatto soprannaturale, una forma di rivelazione divina. Nella modernità invece si pensa che il sogno sia un fatto naturale, legato a una particolare fase del sonno chiamata FASE REM, la cui genesi viene spiegata in molti modi (per esempio dalla PSICOANALISI), ma che resta in fin dei conti abbastanza misteriosa.
Inserito nel vivere quotidiano, la parola "sogno" non viene utilizzata solo per indicare il sogno notturno, ma prende un altro significato, simile a DESIDERIO, da cui nascono espressioni come “avere dei sogni da realizzare”.
Nella BIBBIA ogni volta che si parla del sogno, si intende il mezzo attraverso il quale Dio rivela le sue vie agli uomini: una rivelazione divina.
I sogni nella Bibbia provengono sempre da Dio. Egli si serve dei sogni per comunicare con gli uomini e per comunicare loro messaggi precisi e chiari. Non si tratta di sogni confusi come quelli che ci capita di fare mentre dormiamo. Dio parla direttamente o indirettamente alla persona interessata.
La Bibbia, proprio in forza dell’immaginazione e dei sogni, può rappresentare un cammino di liberazione quando impedisce, di fatto, l’adeguamento alle ingiustizie. L’esperienza religiosa come raccontata nella Bibbia rimane un’esperienza che non si arrende alla realtà.
L’immaginazione biblica ha un fine etico (cioè relativo al comportamento) :sognare un mondo diverso.
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